Quando si parla di relazione, di relativo, di punto di vista, si parla di yin-yang. Queste due categorie sono utilizzate per descrivere le forze uguali e contrarie che creano ogni cosa, in una relazione di naturale interdipendenza.
Dal mio vicino di casa che non sopporto fino ai costituenti alchemici universali, tutto può essere spiegato in termini di yin-yang. Come quando finisco le parole, ma finalmente trovo la maniera di descrivere l’essenza. Come quando sono solo, ma la mia solitudine mi mette in relazione con la moltitudine e il divenire di ogni cosa.
Ecco come lo yin-yang diventa un mezzo per spiegare anche il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico: infatti il loro equilibrio è fondamentale per vivere una vita sana e progredire nelle pratiche taoiste.
Cos’è il sistema nervoso autonomo, da armonizzare con le pratiche del Tao
Il sistema nervoso autonomo, conosciuto anche come sistema nervoso vegetativo o viscerale, è un insieme di cellule e fibre che innervano gli organi interni e le ghiandole. Si divide in sistema parasimpatico e sistema simpatico che insieme controllano le cosiddette funzioni vegetative: ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario, per questo viene anche definito “sistema autonomo involontario”.
In particolare il sistema parasimpatico si occupa delle funzioni del riposo e del sostentamento, mentre il sistema simpatico si occupa delle situazioni di pericolo e disequilibrio per il ripristino dell’omeostasi nei tempi più brevi possibili.
Nel Tao, questa divisione è vista come un duale: anche in questo duale, come sempre occorre realizzare l’Unità.
In particolare, questa Unità è il corretto funzionamento del sistema corpo-mente-spirito. Una persona in salute, felice, compassionevole.
È l’unione di Yin-Yang.
In molti esercizi Taoisti si deve armonizzare il respiro all’inizio della pratica di Qi Gong, ma quanto a lungo? Se si conoscono i 4 miti da sfatare sul Respiro nel Qi Gong si potrebbe… scoprire di fare degli errori, senza saperlo.
Duali fisici: simpatico è YANG, parasimpatico è YIN
Molti duali fisici (caldo e freddo, maschile e femminile, giorno e notte) si dice siano le manifestazione terrene dei concetti di yin-yang. L’Uomo (inteso come essere umano, e quindi come maschile o femminile) si identifica come connettore delle due qualità, come vigile in grado di arrestare il flusso e di cristallizzarlo in un infinito istante di osservazione statica.
Questa immobilizzazione è la base della Medicina Cinese, delle arti marziali interne (tai chi chuan, ba gua zhang, xing yi chuan), del Qi Gong e dell’arte divinatoria dell’I Ching.
Lo yin e lo yang, in realtà, non sono opposti ma complementari. Non parlano di una dualità (quindi di una divisione), bensì ci raccontano la storia dell’Unità. Il wu-chi che li genera è in realtà anche la fine del racconto che sussurrano questi movimenti. Per capire di cosa stiamo parlando, usiamo un esempio esterno alla tradizione filosofica cinese e che fa riferimento a una concezione fisiologica prettamente occidentale: il Sistema Nervoso Autonomo.
Quindi il sistema nervoso autonomo la funzione di regolare l’omeostasi dell’organismo: è un sistema neuromotorio non influenzabile dalla volontà che opera con meccanismi appunto autonomi, relativi a riflessi periferici sottoposti al controllo centrale.
Controlla soprattutto il movimento della muscolatura liscia, l’attività cardiaca e l’attività secretoria ghiandolare. Ma anche la respirazione, ogni volta che non vi dedichiamo attenzione.
Il respiro come armonizzazione del sistema nervoso
Respirare è un’attività involontaria per la maggior parte del tempo: si inspira ed espira regolarmente decine di volte all’ora, automaticamente.
Ma questo automatismo può essere addestrato: infatti il respiro cambia quando vi si porta attenzione e si può regolare.
Regolare il respiro è la prima armonizzazione quando si vuole cominciare un qi gong.
Si capisce bene, quindi, che il respiro è la porta della pratica taoista per accedere al sistema nervoso autonomo. Anche se questa porta viene spesso fraintesa e abusata: infatti si possono identificare ben quattro falsi miti per usare il respiro nel qi gong.
Ma è anche vero che nel Tao si dice: “quando si lavora con il respiro, si lavora con il respiro e basta”. Ad esempio si può vedere il corso completo sul Qi Gong del Respiro diviso in lezioni che spiegano proprio come armonizzare il sistema nervoso parasimpatico (YIN) e simpatico (YANG) grazie alle pratiche di respirazione, fino al respiro alchemico.
Se si lavora con il respiro, si usa il Potere Yi per indirizzarlo e ottenere dei risultati. Altrimenti, armonizzare il respiro significa calmarlo e… lasciarlo andare.
Il Sistema nervoso, un duale YIN-YANG
Il Sistema Parasimpatico sovrintende alle funzioni vegetative in stato di quiete: quindi alla peristalsi della muscolatura gastroenterica, promuovendo le funzioni digestive anche a livello gastrico, epatico e pancreatico.
Facilita una respirazione regolare e profonda. Si preoccupa del rilassamento delle muscolature lisce della vescica e del retto per lo stimolo dell’evacuazione. Mantiene l’attività cardiaca a livello di riposo (continua e regolare).
Il Sistema Simpatico viene descritto fisiologicamente come il sovrintendente della c.d reazione di fuga/attacco. A questo fanno capo reazioni opposte rispetto all’innervazione parasimpatica, bloccando tutto ciò che non è necessario all’immediata reazione d’emergenza: viene inibita, quindi, la funzionalità gastrica, accelerata la respirazione, comandata la contrazione degli sfinteri (anche delle vie spermatiche, favorendo quindi l’eiaculazione), aumentata la frequenza cardiaca.
Una vera dialettica yin-yang (parasimpatico-simpatico) dove non c’è meglio e peggio ma solo una situazione cui adattarsi, solo un posto verso il quale fluire.
I due sistemi sono in costante divenire e il risultato è una persona stressata o serena, nervosa o salda in ogni situazione. Il sistema nervoso unisce le due possibilità. Essere immobili e sereni in pericolo di vita è folle, essere agitati a tavola con la propria famiglia è esagerato.
C’è un tempo per ritirarsi ed uno per sbocciare: i nostri 2 sistemi ci parlano di questo e dell’equilibrio, dell’unità dell’Uomo raccontata attraverso la lente di un meccanismo fisiologico. Dove il terzo agente è la mente, che ci dice quando possiamo rimanere o dobbiamo scappare. Sovrana del Corpo.
Comandata dal Cuore.
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