Zhang Zai (张载; pinyin: Zhāng Zài; Wade–Giles: Chang Tsai) vive tra il 1020 ed il 1077.
E’ stato un pensatore esponente del neoconfucianesimo. Nella sua riflessione il concetto centrale è quello di Qi, la sostanza fondamentale con la quale si può spiegare il divenire di tutti i processi dell’Universo.
Ne consegue che l’essere umano (ren) “forma un solo corpo con l’Universo”.
La filosofia del Tao è animata da quattro principi filosofici e pratici che vengono usati anche dalla varie arti mediche, dal qi gong e dalla meditazione.
Il viaggio a ritroso di Zhang Zai
Il nostro filosofo nasce a Hengqu, nella pronvicia dello Shaanxi. Mostra interesse in tenera età per i classici militari e diventa presto un seguace del confucianesimo.
In realtà, crescendo comincia a sviluppare un senso di frustrazione verso questo sistema percependolo come inadeguato a guidare l’essere umano nella scoperta individuale.
Cominciano così anni di ricerca nel buddismo e taoismo. Le sue conclusioni finali sono che “la Via del Tao non si può trovare nei testi buddisti o taoisti” e ritorna allo studio e condivisione della visione confuciana.
In realtà, nonostante questa di posizione finale, tutto il suo lavoro sarà intriso del pensiero soprattutto taoista. Inoltre, nel 1056 offrì una serie di lezioni sul Libro dei Mutamenti, che ad oggi sono riconosciute come il suo lavoro più interessante.
Taoismo e Buddismo spesso sono confusi tra loro, così come la loro simbologia e le loro pratiche. Approfondisci cos’è il Tao e la sua differenza col buddismo.
Una spiegazione del Qi secondo Zhang Zai
Per Zhang Zai tutte le coese dell’universo sono composte da una sostanza primordiale comune: essa è il Qi. Questo include ogni manifestazione fisica ed immateriale, viva o priva vita. Tutto è inteso come una dialettica YIN-YANG animata dal Qi.
Di conseguenza, NON esiste nulla che sia non-Qi. Questo significa:
- Il Qi, e quindi tutte le cose, sono in processo di continua trasformazione;
- Questo cambiamento si muove lungo una direttrice YIN-YANG di condensazione-raffinazione;
- Non esiste perdita nelle trasformazioni del Qi. Quindi, non esiste nemmeno la morte come viene intesa comunemente dall’essere umano;
- Nel continuo alternarsi di YIN-YANG, che sembra una ripetizione, non esiste nulla che sia uguale ad una precedente manifestazione;
- Non esiste origina a questo movimento. Il Qi da sempre è esistito e sempre questa trasformazione è avvenuta, continuamente.
Una conseguenza molto interessante di questa “comunione del Qi in ogni essere” è che il saggio “forma un corpo unico con l’Universo”. Egli dice ogni uomo è mio fratello indicando questa condivisione del QI, nel senso che ognuno è formato dalla stessa sostanza e, nei fatti, non esiste individualità ma solo Divenire.
Questo coincide con quello che nel Tao si dice wu-wei (manifestazione del Wu Chi).
Nella consapevolezza che ognuno è formato dalla stessa sostanza e tutto muta, dimora chi è saggio.
Il Tao è un concetto fondamentale della filosofia cinese, approfondisci il significato del Tao e la sua simbologia.
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