Il tai chi chuan è una serie di movimenti e forme che punta sulla trasmissione dell’energia QI attraverso il rilassamento del corpo.
È ispirato ai principi taoisti (medicina cinese e alchimia interiore) e può essere praticato a mani nude o con le armi.
Vediamo di seguito cos’è il tai chi chuan e i principi taoisti ai quali si spira. Chiariremo inoltre la differenza tra tai chi chuan e qi gong.
Il significato di tai chi chuan
Tai chi chuan (太極拳, 太极拳, tàijíquán oppure t’ai chi ch’uan ) significa letteralmente “boxe della suprema polarità”.
È anche abbreviato in Taiji o Tai Chi, stile interno delle arti marziali cinesi nato come tecnica di combattimento, anche se questa abbreviazione non è del tutto accurata filosoficamente
Oggi, il tai chi chuan è praticato in occidente soprattutto come ginnastica di medicina preventiva e meditazione. È molto diffuso il praticare il tai chi chuan come fosse un qi gong.
Cos’è il tai chi chuan
Il tai chi chuan è un’arte marziale cinese. Per le sue caratteristiche, viene classificata come “arte marziale interna”.
La sua tecnica è morbida e avvolgente, ma inesorabile. Ogni movimento assume la forma di una spirale, che è componente di ogni cosa del mondo manifesto: dalle orbite degli elettroni alle orbite planetarie.
Questo perché l’obiettivo del tai chi chuan è evitare l’uso della forza muscolare a favore dello sviluppo e utilizzo del qi, l’energia interna della tradizione taoista.
Il tai chi chuan impiega movimenti fluidi, ritmici e deliberati dall’intenzione, con posizioni accuratamente prescritte.
Ma, nella pratica di ogni giorno, non esistono due maestri che insegnano il sistema e le forme di tai chi chuan esattamente allo stesso modo.
Il tai chi chuan si pratica da soli, anche se ogni figura rappresenta un’applicazione marziale che può essere studiata in coppia oppure nel combattimento codificato.
Il combattimento codificato del tai chi chuan si chiamo tui shou (spingere le mani).
I suoi movimenti lenti ed equilibrati lo rendono un’arte adatta a tutti: persone di ogni età e in ogni condizione di salute possono tranquillamente praticare il tai chi chuan e aspettarsi comunque un miglioramento del benessere generale.
Il gesto misurato e potente tipico di questo stile interno promuove un corpo rilasciato, un mente distesa e un respiro regolare.
Quindi i dolori articolari e le contrazioni muscolari vanno via e si ottiene un piacevole stato di leggerezza sia fisica che mentale: meno stress, più gioia da dedicare ai propri impegni.
Esistono varie forme e sequenze (tao lu) di tai chi chuan: forme brevi e lunghe. Esistono altresì vari stili (almeno tre, ma in crescita).
La cosa importante, nella pratica, è avere sempre presente i principi e utilizzarli per trasformare la “forma della tigre” nella “forma del dragone”, ovvero costruire una salda struttura interna (allineamento osteo-muscolare, forza tendinea, meridiani aperti). Il corpo si rilassa, la mente e il cuore si distendono.
Parte integrante della pratica del tai chi chuan sono le prove delle applicazioni: ogni movimento del tai chi chuan, seppur lento, è una tecnica di colpo, leva o proiezione.
La pratica in due (tui shou, spingere le mani) consente uno splendido esercizio sull’ascolto attivo, oltre che esercitare la propria disponibilità al cambiamento e la propria abilità marziale.
Si dice alchemicamente che il “Piccolo Circuito Celeste” si amplia e diviene “Grande Circuito Celeste”.
Un qi gong che aiuta il tai chi chuan
Esistono varie sequenze di qi gong, con scopi e intenzioni differenti. In particolare, un forma di figure di qi gong che aiuta ad aprire il tai chi chuan è quella degli 8 pezzi di broccato.
Questa sequenza è formata da otto figure che lavorano su ognuno degli otto meridiani straordinari. Inoltre, sono ottimi per aprire il flusso dei qi nei meridiani degli organi.
Chi voglia approfondire può leggere la guida completa agli 8 pezzi di broccato, con video e suggerimenti per la pratica di ogni esercizio.
Un altra forma molto potente per lavorare il proprio tai chi chuan e potenziare la struttura energetica interna è il qi gong del palo eretto (zhan zhuang, 站桩). Esso è una forma di lavoro energetico isometrico, che consiste nell’assumere delle posture specifiche per favorire la circolazione del qi e la sua raccolta nel dan tian inferiore.
Quando si comprendono i meccanismi di circolazione del qi nelle posizioni statiche diviene più semplice esercitare questa forza sottile nel movimento del tai chi chuan. Puoi approfondire come praticare il qi gong di zhan zhuang con le varie posizioni e i livelli di difficoltà, per capire meglio di cosa si tratta.
La differenza tra tai chi chuan e qi gong
Molti si chiedono la differenza tra tai chi chuan e qi gong. Entrambe, infatti, sono arti che lavorano con il qi, l’energia interna come descritta dalla filosofia taoista (medicina cinese e alchimia interiore).
Ma la reale differenza tra tai chi chuan e qi gong è l’intenzione (il potere Yi). Infatti, mentre il tai chi chuan ha un’intenzione squisitamente marziale, il qi gong può avere un’intenzione marziale, medica o alchemica.
E’ anche vero che, oggi, molte scuole praticano il tai chi chuan come fosse un qi gong, svuotandolo dell’intenzione marziale e attivando maggiormente quella medica. Ma questo non sembra completamente corretto.
Per capire meglio le differenze tra tai chi chuan e qi gong, si può vedere il video di seguito.
Origine e principi del tai chi chuan
Ha origine nel taoismo, cui sono ispirati i principi filosofici della pratica. Senz’altro rimane la componente marziale nella sua intenzione originaria. Si fa risalire la nascita del tai chi chuan alla dinastia Ming, quando Chen Wang Ting codificò lo stile chen.
In seguito, vengono identificare 10 principi che animano la qualità del movimento del tai chi chuan:
- Essere vuoti, avere la mente pronta e l’energia della sommità del capo
- Tenere rientrato il petto e stirare la schiena
- Rilassare la vita
- Distinguere il vuoto e il pieno
- Abbassare le spalle e far scendere i gomiti
- Usare il pensiero e non la forza muscolare
- Accordare la parte superiore con quella inferiore
- Unire la parte esterna con quella interna
- Muoversi in modo continuo e senza interruzioni
- Cercare la calma nel movimento
Se vuoi approfondire puoi leggere la guida ai 10 principi di pratica del tai chi chuan.
Tai Chi Chuan: principi filosofici
Nel tai chi chuan, per imparare a vincere, bisogna scoprire soprattutto che significa perdere. Per entrare, bisogna prima accogliere.
Per andare a destra, bisogna necessariamente conoscere della sinistra. È una sensibilità diffusa, come quella del pittore che disegna e colora e sa quello che sta facendo, anche se, momento per momento, non potrebbe spiegarlo.
Il mutamento è connaturato a ogni cosa di questo mondo, animata e inanimata. L’alternanza delle essenze Yin-Yang permettono che tutto sia, si trasformi ed esista in questo mondo.
L’estremo Yin ha, al suo interno, il seme del cambiamento: una scintilla di Yang. E vale anche il viceversa. Questa mancanza di equilibrio tiene le redini dell’equilibrio del Mondo fenomenico.
Questo è anche l’insegnamento dell’I Ching: quando ci si ribella al mutamento, accade qualcosa. Si arresta il flusso, anche se solo per un istante. Il flusso, però, ha un’intelligenza molto sviluppata e sa dove deve arrivare, e sa anche che le strade per farlo sono infinite. Per questo l’arresto è un batter d’ali di farfalla, e contiene in sé già il principio del movimento successivo.
Il flusso dialogante di un combattimento può avere un risultato o un altro, è solo una questione d’istanti, di ascolto. L’unica cosa sicura è che il flusso deve continuare.
E l’ennesima vittoria personale, o una sconfitta, non è niente: si dissolve nella grandezza e nella semplicità della continuazione del flusso perfetto del tai chi chuan.
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