Il termine cinese Qi è il nome dato all’energia interna del corpo umano, oltre che all’energia che sostiene il funzionamento dell’Universo.
Il QI è comune a tutte le cose, eppure le separa e le distingue.
In questo articolo si spiega cos’è il Qi e come si usa nelle tecniche taoiste: qi gong, medicina cinese, meditazione alchemica.
La filosofia del Tao è animata da quattro principi filosofici e pratici che vengono usati anche dalla varie arti mediche, dal qi gong e dalla meditazione.
Il QI: filosofia e pratica del qi gong
Il concetto di energia Qi è il concetto ricorrente in tutte le aree soggette all’influenza culturale cinese taoista: spazia da ambiti prettamente filosofici, alla medicina cinese fino alla Geomanzia, Idraulica, Pittura, Calligrafia, arti marziali e poetica.
L’energia cinese Qi è ciò che scorre tra i polari, che anima il mondo che conosciamo. Il polare più noto del mondo taoista è sicuramente lo YIN-YANG.
I polari vengono anche chiamati duali e il QI è proprio ciò che scorre tra ciò che è diverso, unisce il duale nel concetto di unità che nel Tao si chiama anche wu-wei (o Vuoto). Questa energia del Qi è un vero e proprio soffio che scorre e che nutre il corpo, l’ambiente, la Vita.
Da notare che il termine qi gong contiene la parola stessa Qi. Infatti, qi gong significa letteralmente lavorare con il Qi. Puoi scoprire i 5 tipi di qi gong in questa guida.
L’ideogramma di QI
L’ideogramma di QI, 氣 è formato da due parti, come riportato in figura. La parte inferiore è 米 che significa riso, mentre quella superiore è 气 che significa vapore. Da notare che fino alla dinastia Han quest’ultimo era l’unica componente dell’ideogramma di Qi.
In seguito, il concetto di energia si è evoluto ed è stato rappresentato come 氣 ovvero il vapore che si sprigiona dal riso. Vera e propria energia vitale.
Questo ideogramma dimostra l’unione di ciò che è visibile e concreto (il riso, nell’ideogramma) e ciò che è invisibile e sottile (il vapore).
Materiale e immateriale sono due ingredienti indissolubilmente legati nel mondo manifesto che, a determinate condizioni (nel caso dell’ideogramma l’applicazione del calore, o del lavoro) possono separarsi e creare condizioni nuove.
Per questo il qi è il veicolo della trasformazione e del cambiamento in tutte le pratiche taoiste.
In conclusione, si noti come l’ideogramma di Qi sia formato da una componente Yin e una Yang: lo Yin è il riso, denso e materiale; mentre lo Yang è il vapore, etereo e inafferrabile.
La rappresentazione del Tao non è il diagramma con le due metà bianche e nere, perché il significato del Tao e del suo simbolo sono molto più profondi e complessi nella filosofia cinese.
I cinque elementi: differenti aggregazioni del Qi
Il concetto di energia è alla base di ogni parte della filosofia taoista. È anche il centro della pratica, che è sempre focalizzata sull’accumulo e la mobilizzazione del Qi seguendo dei metodi corretti, specifici per ottenere certi risultati.
Questo viene dimostrato anche dai 5 elementi che sono 5 diverse aggregazioni energetiche che possono essere individuate dai trigrammi dell’I Ching. O meglio dal loro stadio embrionale: si osservi in figura la combinazione di 2 linee spezzate e continue.
Si vede come differenti modulazioni energetiche di Yin-Yang danno vita alla densità degli elementi. Aggregazioni di Qi che scorre tra i polari, ma anche fasi di un processo in mutamento e che segue un ciclo continuo.
Yin-Yang ed elementi della tradizione cinese, quindi sono nomi di differenti aggregazioni energetiche di Qi, l’energia della vita.
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L’energia che scorre nei meridiani del corpo
La medicina cinese ci insegna che il corpo è bagnato dal qi. Quando questa energia non arriva in tutte le parti del corpo, sopraggiunge la malattia.
Esistono dei canali che trasportano l’energia in ogni dove: si chiamano meridiani. Sono un rete di collegamento e trasporto, come ci spiega il Canone di medicina interna dell’Imperatore Giallo. Il maestro della circolazione del Qi (soprattutto dello Yuan Qi) è il Triplice Riscaldatore. Esiste un metodo per scoprire il percorso dei meridiani senza mappa, usando solo la meditazione e alcuni punti della medicina cinese.
Sui meridiani, ci sono dei punti che servono per raggiungere il Qi e farlo comportare in modi abili: sono gli agopunti, che possono essere stimolati con gli aghi o con la pressione. Inoltre, possono essere attivati dall’intenzione del potere Yi e dal alcuni qi gong specifici, quando si vogliano raggiungere dei risultati di guarigione grazie all’energia vitale.
Pratica del QI: le arti del Tao
Quando si parla di Tao, ogni cosa è basata sul QI. Ad esempio, sul volto si legge il destino individuale perché il qi si addensa per formare montagne e valli: segue per ognuno un percorso unico.
Un altro percorso taoista molto particolare è quella della trasmissione del qi dalle mani. Puoi leggere infatti delle tre tecniche taoiste per trasmettere il Qi.
Il qi dà forma alle venature della giada e a tutto ciò che è naturale. La circolazione del qi si studia nel feng shui: si muove nello spazio ambientale e può essere ostacolato o… accelerato.
L’energia QI è il mezzo centrale che scorre tra lo yin-yang. Essi raccontano il suo divenire, insieme ai 5 elementi e agli 8 trigrammi.
Stati di trasformazione che portano al suo scorrere zampillante e deciso, che nell’essere umano corrisponde allo stato di wu-wei.
Attraversa ogni arte taoista: anche nelle arti della stanza da letto si parla di qi, che viene potenziato grazie alle pratiche con il Jing.
Infine ricordiamo il qi gong: un’infinita serie di sequenze di movimenti mirati per sviluppare il qi e farlo circolare. Con intenzione medica, alchemica o marziale. In quest’ultimo caso, il qi si vuole bloccare per impedire agli avversari di combattere. Mentre nella medicina il qi si rende abbondante e nell’alchimia si usa per trasformare gli ingredienti.
Il Tao è un concetto fondamentale della filosofia cinese, approfondisci il significato del Tao e la sua simbologia.
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