Il Qi è l’energia che scorre nel corpo e intorno al corpo, capace di tenere insieme tutte le cose: i campi gravitazionali delle stelle (come il nostro Sole), l’energia di fuga generati dalla forza centrifuga delle traiettorie planetarie, ma anche gli equilibri tra le violente espansioni delle esplosioni stellari e le costanti contrazioni dei buchi neri Tutto questo è solo una delle manifestazioni del Qi.
Il Vuoto è la potenzialità, in cui si muove il motore immobile del Tao, che è un concetto fondamentale della filosofia cinese. Capire il significato del Tao e la sua simbologia grazie al Vuoto è la Strada della Persona Autentica.
Pieno e vuoto in Medicina cinese
In Medicina tradizionale cinese, per indicare vari aspetti connessi alla condizione energetica individuale, vengono utilizzati i termini di “Pieno” e “Vuoto”: due concetti apparentemente semplici, direttamente connessi al principio base della Medicina tradizionale cinese dell’equilibrio Yin–Yang.
Pieno e Vuoto si riferiscono ad una condizione di squilibrio presente nel nostro organismo che si verifica quando uno dei due principi (Yin o Yang) prevale sull’altro.
Secondo la medicina cinese, in presenza di una qualunque malattia, anche la più complessa, alla base c’è sempre un “semplice” squilibrio tra Yin e Yang e, quindi, una condizione di Pieno o Vuoto energetico.
Nella pratica della Medicina cinese, Pieno e Vuoto appartengono alle cosiddette “otto regole diagnostiche” (Yin-Yang, Pieno-Vuoto, Superficiale-Profondo, Freddo-Caldo).
La rappresentazione del Tao non è il diagramma con le due metà bianche e nere, perché il significato del Tao e del suo simbolo sono molto più profondi e complessi nella filosofia cinese.
Il Qi nelle pratiche taoiste
La bellezza delle pratiche taoiste è l’accoppiamento: connettersi ed utilizzare le forze universali per il proprio sviluppo fisico, mentale e spirituale.
Il Grande Vuoto non può che consistere nel qi. Questo qi non può che condensarsi per dare forma a tutte le cose; queste cose non possono che rarefarsi per dar luogo, di nuovo, al Grande Vuoto
Zhang Zai
Zhang Zai è stato un filosofo che, a parere di chi scrive, aiuta grandemente a comprendere il QI. Ovviamente con le dimensioni della filosofia, che non risuonano a tutti. Ma che hanno una corda scientifica che può aiutare alcune menti analitiche, presenti soprattutto in Occidente.
Uno dei concetti che comunica è quello del movimento del QI: la sua espansione e contrazione sono il motore di tutte le cose in questo piano manifesto. E tar ogni fase di espansione contrazione giace un Vuoto, che ovviamente è diverso nelle due fasi.
Non può, quindi, essere lo stesso Vuoto. Perché nel vero Vuoto si cela qualcosa.
Ecco perché anche la rappresentazione del bagua (gli 8 trigrammi) è vuota nel centro: questo vuoto viene “riempito” dalla figura di un tai chi tu (a significare anche il numero 9 e l’intrinseca completezza di tutte le cose).
Il Grande Vuoto non è Vuoto
La filosofia del Tao è animata da quattro principi filosofici e pratici che vengono usati anche dalla varie arti mediche, dal qi gong e dalla meditazione.
Ciò che è Vuoto, così Vuoto in realtà non è. Il senso di potenzialità e trasformazione è quello che sottende anche i cicli dei 5 elementi, che si generano e si controllano. Il Vuoto è la reale natura delle cose visibili, così come il Pieno è il reale significato delle cose invisibili (e, in senso ultimo, del Vuoto metafisico).
In tutto questo la mente debole si affanna e cerca di capire, mentre la mente del saggio semplicemente Sorride.
Buon Sorriso.
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