L’alchimia interiore taoista è basata sul concetto di elisir (dan, 丹). Distillare e trasformare per arrivare all’essenza.
Infatti, il corpo è come una miniera di Dan. Il compito del praticante di meditazione e alchimia interiore taoista è quella di trovare il Dan nel campo inferiore e usarlo per nutrire le sostanze del corpo (i Tre Tesori).
Nella Filosofia Taoista, meditare significa lasciar andare quello che si pensa e le emozioni che si provano. Approfondisci come si pratica la meditazione taoista e come aumentare la consapevolezza interiore.
Come usare il DAN in alchimia
La visione alchemica è una metafora che, tramite il parallelo alla cosiddetta alchimia esteriore utilizza gli stessi strumenti e metodi (il sigillo, il calderone, gli ingredienti, ecc) trovandoli nel corpo. Un linguaggio, che identifica alcuni precisi fenomeni e ne fa la guida per il praticante.
Tutto parte dal concetto di DAN, l’elisir. Lo stesso dan che si trova nell’ideogramma di dan tian. Infatti il campo che si coltiva nell’addome inizialmente è vuoto. Solo scavando si può arrivare alla scoperta dell’elisir. Il dan, il cinabro, è un minerale (sulfuro di mercurio) dal quale si può estrarre il mercurio. Mercurio e piombo sono gli ingredienti che vanno armonizzati e stabilizzati nelle opere alchemiche interne.
Cos’è il DAN
Alla base della medicina tradizionale cinese ci sono i 5 elementi. Approfondisci come sfruttare i cinque elementi per praticare Qi Gong e Meditazione Taoista.
Il significato di dan è essenza, la realtà, l’elemento fondante. L’ideogramma contemporanea significa anche rosso, che è il colore di questa pietra. Si trova in Cina ed in pochi altri posti nel mondo (tra i quali, l’Italia, l’Egitto e la Spagna). La sua prima apparizione in un testo cinese sembra risalga al II secolo prima di Cristo. Sono testi filosofici, ma che raccontano già i processi ed i metodi: infatti l’alchimia per la realizzazione dell’elisir è un processo di meditazione per la trasformazione individuale.
Sulla strada alchemica si incontrano molte possibilità: infatti è possibile indirizzare la propria pratica per raggiugnere vari poteri. Si può apprendere la levitazione, l’invisibilità, la chiaroveggenza, le capacità di guarigione… tuti questi vengono chiamati i poteri inferiori.
Di contro, esiste un solo potere supremo: si chiama “realizzare la natura del Tao in ogni granello di polvere”.
E’ un lavoro lungo e faticoso. E’ un lavoro anche divertente, da fare con il sorriso.
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