Il Respiro è il pilastro delle pratiche spirituali e del Qi Gong. Nonostante questo, a volte si pone troppa enfasi sul respiro quando non è necessario.
In questo articolo verrà spiegato cosa è emerso dopo anni di pratica personale e di lavoro diretto con gli studenti di ogni livello. Soprattutto, ti spiegherò perché “respirare” è diventata “una moda” per la mente occidentale e la concezione che essa ha delle arti taoiste, soprattutto nel Qi Gong.
Vediamo quindi questi quattro “falsi miti” sul respiro, con l’intenzione di solleticare la tua intuizione e il tuo shen.
Primo mito: armonizzare il respiro
Tutti sanno che l’armonizzare il respiro è un’attività che va fatta all’inizio di ogni pratica di Qi Gong. Ma va sottolineato: ALL’INIZIO di ogni pratica e non per tutta la durata della pratica, levando attenzione alla direzione del QI e alla fluida esecuzione della Sequenza che si sta studiando.
È un processo di porre attenzione al respiro, per poi lasciarlo andare naturale. Certo, la respirazione per attivare il qi e i processi più profondi del Nei gong e dell’alchimia ha bisogno di essere radicata. Ma questo processo in cui si pone attenzione al Metallo per attivare l’Acqua ha bisogno di uno studio a parte, più specifico.
Il Respiro armonizzato semplicemente sgorga naturale come ogni altro movimento, dall’origine della forma. A meno che non si pratichi un Qi Gong per il Respiro. Come quello descritto poco fa. Ma si ribadisce che questo è bene coltivarlo in una sessione separata e con esercizi mirati.
Secondo mito: respirare con l’addome
Quando si pratica Qi Gong si può sviluppare un forte attaccamento verso la respirazione addominale, quella respirazione che gonfia la pancia a comando.
In realtà il respiro non “espande” solo l’addome ma, come il vento, arriva a nutrire ogni interstizio del corpo. E il vento è il respiro della Terra. E il vento, arriva in ogni dove.
Quando si pone troppa enfasi sul respiro addominale e sul forzare questa qualità, si perde il contatto con l’accumulo del qi e sulla sua corretta circolazione. Forzare il Qi non è mai una buona idea e non produce risultati utili.
Questo lo scoprirai con il Respiro dei DAN TIAN e il Respiro Alchemico nel videocorso sul Qi Gong del respiro.
Terzo mito: respirare “profondamente”
Nel tentativo di fare dei bei respiri profondi, può accadere che in realtà il praticante (attirato dalla luminescenza della “profondità” del respiro) blocchi questa funzione e percepisca sensazioni spiacevoli.
Si pensa di capire cosa sia “profondo”, in realtà bloccando la realizzazione autentica di questa qualità. Occorre rispettare se stessi e di conseguenza il proprio respiro. Lasciando che diventi “profondo” gradualmente e con grazia.
Per questo nel qi gong si armonizza il Respiro all’inizio della pratica e poi, si ribadisce, lo si lascia naturale per concentrarsi sul movimento o sull’oggetto della pratica. Il potere Yi fa bene solo una cosa alla volta.
Per scoprire la Verità, che è davvero diversa da quello che si vede.
Quarto mito: il respiro “sottile”
Un altro oggetto luminoso che spesso si rincorre come le gazze rincorrono la stagnola è la “sottigliezza” del respiro. Soprattutto per chi comincia, il movimento del respiro (come tutti gli altri i movimenti) è bene che sia grande e che rischi di sembrare buffo. Così si riesce a studiare bene. E a passare a livelli più profondi al momento giusto.
Una volta che si è approfondita la sensazione, allora si può rendere il movimento del respiro più piccolo e sottile, o meglio lasciare che lo diventi naturalmente. Bisogna conoscere se stessi e le proprie possibilità per lasciare che il respiro diventi un vero strumento di cambiamento personale. Perché questa è la sua reale natura.
Ricorda che il respiro è il pilastro delle pratiche spirituali e del Qi Gong. Per aiutare tutti a comprendere meglio la tecnica del RESPIRO, i principianti ma anche gli appassionati del tao che praticano da anni possono accedere al video corso specifico sul respiro nel qi gong: seguendolo, scompaiono tutti i dubbi sul respiro “profondo”, “sottile” o altre “definizioni” che gli vengono assegnate. Con il Qi Gong del Respiro, potrai scoprire, finalmente, il RESPIRO… e basta.
Perché quando si pratica con il respiro, si pratica con il respiro e basta!
Quattro falsi miti e… la Realtà
Respirare nel Qi Gong è un’attività fondamentale, come quando si vive. Alla corretta respirazione è connessa una corretta postura, emotività, e un migliore uso delle proprie risorse per svolgere le attività giornaliere.
Intanto ecco un altro bel qi gong: portare il Sorriso nel Respiro. Questo significa portarvi la consapevolezza. Espandere e contrarre mentre si sorride aiuta a mantenere l’azione naturale fino a che si trasforma, semplicemente, in atto: nuovamente automatico, ma illuminato dal Sorriso invece che dalle proprie INTENZIONI INCONSCE.
È quindi molto utile coltivare la Respirazione con esercizi di Qi Gong specifici, ma conviene evitare di concentrarsi troppo sul respiro durante la pratica di Qi Gong che hanno altre e ulteriori YI (Intenzione). Occorre distinguere, per far si che ogni cosa diventi Una.
Ma se vuoi veramente scoprire i principi della Respirazione nelle pratiche taoiste, vai al videocorso sul QI GONG DEL RESPIRO.
Agire-senza-agire significa semplicemente RESPIRARE.
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