Nel tai chi chuan ci sono 10 principi classici: non sono “semplici regole” da seguire, bensì rappresentano dei Tesori da comprendere e mettere in pratica; solo in questo modo è possibile raggiungere un corretto livello nella pratica del tai chi chuan.
Tai chi chuan significa letteralmente “boxe della suprema polarità”. Approfondisci il significato di Tai chi chuan e la sua differenza col qi gong.
Tai Chi Chuan: l’arte del movimento
Il tai chi chuan è soprattutto arte del movimento: un’arte marziale, di buona salute e meditazione in movimento, certamente, ma essa è soprattutto sapienza ed essenza su come si muove il corpo e il pensiero. Ecco perché questa essenza, per chi legge con attenzione, è la medesima che anima ogni forma di movimento: danzatori, atleti e attori si muovono sempre all’interno di questi canoni. Un vero patrimonio per l’umanità.
Raramente viene detto che il Tai Chi Chuan è una disciplina interna. Lo studio del tai chi chuan richiede applicazione e costanza quotidiana. Per questo vengono indicati 10 principi per lo studio di questa arte marziale.
10 linee guida per una pratica di Tai Chi Chuan completa
I dieci principi guida del Tai Chi Chuan sono identificati da un grande praticante: Yang Chengfu. Qui di seguito, si indica ognuno dei dieci principi che vengono commentati da noi con il cuore; possano essere di aiuto a tutti coloro che solcano il Tao di queste arti.
1. 虚灵顶劲 (xū líng dǐng jìn) Vuoto, vivo, spingente verso l’alto ed energetico
Il primo dei 10 principi del Tai Chi Chuan riguarda la posizione della testa e l’attitudine della mente e sviluppa lo Zheng Qi: eretto, potente, primaverile.
Lo Zheng Qi sorge dalla Terra e scuote tutto il corpo, lo apre come una vela dispiegata nel vento. Il Qi ed il sangue circolano fluidamente e l’intenzione Yi si raccoglie per poter dirigere l’energia ed il movimento.
2. 含胸拔背 (hán xiōng bá bèi) Incassare il torace ed estendere la schiena
Il secondo principio del Tai Chi Chuan riguarda il rilassamento del torace e del petto: il Qi discende dal Cielo e viene raccolto dal corpo, che si ammorbidisce. Incassare il torace vuol dire anche piegare le gambe. Queste due azioni fanno raccogliere il Qi nel dan tian. La parte posteriore ed anteriore del corpo funzionano in armonia, si svolge la spirale del movimento.
3. 松腰 (sōng yāo) Rilassare la vita
Il terzo principio del Tai Chi Chuan pone l’attenzione sul bacino: il kua inferiore è il cuore del movimento; questo rappresenta il contatto con la terra che apre il Qi ascendente, la manifestazione della forza a spirale che sale e scende. Dopo aver rilassato il petto e le gambe, si rilassa il ming men. Ci si radica a terra, nel cielo e nel dan tian.
4. 分虚实 (fēn xū shí) Distinguere il vuoto dal pieno
Nel quarto principio si evidenzia la base teorica del tai chi chuan: l’alternanza Yin-Yang, Pieno-Vuoto; si parte dalla posizione statica, ovvero assenza di movimento: ciò che è vuoto è l’intenzione, ciò che è pieno è il corpo. Così sorge il momento della stasi e della meditazione: essere in piedi come un albero.
Quando si attiva il movimento, la condizione si ribalta: ciò che è pieno è l’intenzione (che guida l’energia), ciò che è vuoto è il corpo (la forza scorre nel rilassamento). Ogni momento occorre avere consapevolezza di questa differenza, per sentire come la forza agisce su se stessi ed i compagni con cui si pratica in coppia.
5. 沉肩坠肘 (chén jiān zhuì zhǒu) Abbassare le spalle e lasciar cadere i gomiti
Il quinto principio del tai chi chuan esorta a mantenere le spalle basse e rilassate per far scendere il Qi nel Dan Tian: la spirale può aver tendenza, soprattutto all’inizio, ad avvitarsi verso l’alto e a sradicare il praticante. E’ la gioia del movimento, sottile e potente. Quindi le spalle e i gomiti tendono ad alzarsi, lasciando le fondamenta vuote.
In questa fase, ciò che vuole salire va tenuto in basso, ciò che scende va portato in alto. Ciò che è fuori si porta all’interno, ciò che è nascosto si rende manifesto. Così si crea l’unione di Yin-Yang.
6. 用意不用力 (yòng yì bù yòng lì) Usare l’intenzione (Yi) e non la forza
Lo shen anima il movimento perché impregna la materia del corpo. Questo ritorno dello spirito alla forma è il cuore della pratica di Tai Chi Chuan. Ecco perché è così importante la connessione energetica interiore (la libertà dei meridiani) e la chiarezza della mente. Più importante di sviluppare il fisico. Perché il corpo si sviluppa armonicamente all’interno del principio “Usare l’intenzione (Yi) e non la forza” in una maniera che le persone comuni non possono immaginare.
7. 上下相随 (shàng xià xiāng suí) Coordinare la parte superiore e inferiore del corpo
Coordinare è una parola che confonde la mente analitica degli occidentali. Coordinare fa subito pensare ad un meccanismo ben congegnato. In realtà, nella pratica del tai chi chuan, questo principio fa riferimento al centro (il dan tian) che è l’unico punto sul quale è possibile poggiare l’attenzione.
Ecco che allora, quando l’attenzione è sul dan tian, ogni movimento è magicamente coordinato: alto e basso, destra e sinistra, avanti e dietro ma anche lo sguardo si muove insieme al centro.
8. 内外相合 (nèi wài xiāng hé) Armonizzare interno ed esterno
Nel il tai chi chuan, ciò che è dentro (l’intenzione, Yi) muove ciò che è fuori. Ciò che è fuori rimane immobile, animato solo dall’intenzione. Ecco cosa significa armonizzare interno ed esterno: smettere di pensare al movimento e lasciare che il movimento avvenga, sorretto solo dalla purezza dell’intento. Questo aiuta il corpo a liberarsi, l’energia a fluire ed il sangue ad animare ogni angolo del corpo. Essere uniti, a questo livello, dimostra inesorabilità nell’espressione della forza e dell’assorbimento. “Lo spirito è il generale, il corpo la sua armata”.
9. 相连不断 (xiāng lián bù duàn) (Praticare) con continuità e senza interruzione
Come la risacca del mare che si muove infinitamente fluida, senza interruzioni. “Come il Fiume Giallo che fluisce senza fine”. Nulla si interrompe, perché niente viene creato o distrutto. La circolazione energetica serve proprio a questo e quando si pratica in coppia questo principio diviene ancora più importante.
Ogni ostacolo al flusso della circolazione energetica significa un’occasione da cogliere al volo per conseguire la vittoria, perché la vittoria è solo una delle possibilità del flusso, come la sconfitta. Il praticante sincero non è attaccato né all’una né all’altra, ma è ispirato solo dalla continuità senza interruzione.
10. 动中求静 (dòng zhōng qiú jìng) Cercare la quiete nel movimento
Quando ci si muove c’è sempre qualcosa che rimane stabile: la mente, ad esempio, oppure le ossa che sono il perno della spirale. Questo permette alla forza di essere continua e al respiro di non esaurirsi. Quando il respiro non sostiene il movimento ma ossigena le parti profonde del corpo, si perde la purezza del movimento. Il respiro è sempre diffuso in tutto il campo di Qi, in eguale misura. Anche questo è armonizzare esterno con interno.
Conclusioni: dieci principi di tai chi chuan per una pratica sincera
Trovare i dieci principi di pratica del tai chi chuan proposti da Yang Chengfu non è semplice.
In realtà sono la cosa più naturale che si possa fare con il corpo in movimento. Nella sostanza, sono difficili da applicare soprattutto quando la pratica del tai chi chuan si apre al combattimento codificato (tui shou) o libero.
Ma il praticante sincero non si arrende: con pazienza e Gioia, continua la sua pratica, cercando un principio dietro l’altro.
Dividere per unire: un principio alla volta e poi… tutti insieme.
Nel Taoismo il Tai Chi Cuhan è un arte che si basa sulla forza dell’energia interna del qi. La reale differenza tra tai chi chuan e qi gong è l’intenzione (il potere Yi): approfondisci le tre differenti intenzioni nel tai chi chuan e nel qi gong in questo articolo.
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